TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
Stai pensando di ristrutturare la tua casa o lo hai già fatto? Hai diritto all’incentivo previsto con le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, confermato anche per tutto il 2020.
Entriamo ora nello specifico:
Il Bonus Verde corrisponde ad una detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi sia privati che condominiali, per un massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro.
L’Ecobonus prevede una detrazione pari al 50% per la sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale, tramite caldaie a condensazione e a biomassa.
Bonus Caldaia detrazione del 65% se si provvede ad installare una caldaia a condensazione tecnologicamente più avanzata, classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, al 50% per le caldaie di classe A, 0% quelle di classe B.
Il Sisma Bonus prevede una detrazione in dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a € 96.000,00, con una percentuale variabile dal 50% fino all’80% per i privati e fino all’85% per i condomini, a seconda delle tipologie di intervento.
Il Bonus Unico Condominio prevede un bonus per i condomini ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, pari all’80% e all’85% se si effettuano contestualmente lavori agevolabili con il Sismabonus + Ecobonus.
Bonus Facciate che prevede una detrazione IRPEF pari al 90% delle spese sostenute per il rinnovamento della facciata della nostra casa. Questo bonus è sicuramente la novità più importate dell’ultima legge di bilancio, rivolta a condomini e privati anche per le spese sostenute nel 2019.
Andiamo ad analizzare qualche punto fondamentale di questo BONUS FACCIATE:
- Il bonus facciate è da considerarsi un bonus totalmente autonomo scorporato dal bonus ristrutturazioni;
- Non potrà essere applicato ad interventi su impianti, pluviali o infissi;
- Non sarà ammesso in alcune aree a bassa intensità di urbanizzazione
- Esteso anche ai titolari di reddito di impresa e reddito da lavoro autonomo pari al 50%, ossia a società che usano immobili a fini strumentali.
Il bonus ristrutturazione2020 funziona come nei passati anni, per cui il contribuente interessato a fruire della detrazione delle spese, deve effettuare il pagamento mediante bonifico parlante riportante l’apposita dicitura. Una volta ottenuti tutti i documenti richiesti, detrarre il 50% delle spese sostenute per un massimo di € 96.000, suddividendo l’importo totale della detrazione spettante, in 10 quote annuali di pari importo. Se la spesa è effettuata nel 2020, andrà in dichiarazione dei redditi nel 2021.
Bonus ristrutturazioni 2020: guida alle spese ammesse, requisiti e come richiederlo?
Il Bonus ristrutturazioni è stato confermato fino al 31 dicembre 2020: i contribuenti pertanto possono continuare a beneficiare dello sconto Irpef del 50% sulle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione del proprio immobile.
Si ricorda che per alcuni tipi di intervento di ristrutturazione è scattato l’obbligo di comunicazione ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Bonus ristrutturazione edilizia 2020 a chi spetta?
Il diritto a fruire del bonus ristrutturazione nel 2020 è per tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF o all’IRES che siano residenti o no, in Italia.
La detrazione sull’Irpef o Ires spetta però non solo al proprietario dell’immobile ma anche al titolare del diritto di godimento e da quanti pagano le spese, per cui anche al:
- proprietario;
- nudo proprietario;
- titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatario o comodatario;
- socio di cooperative divise e indivise;
- l’imprenditore individuale, ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
- soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.
Altresì il BONUS RISTRUTTURAZIONE 2020 spetta in caso di preliminare di vendita, compreso, a chi ha acquistato l’immobile se:
- è entrato in possesso dell’immobile;
- esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- è stato regolarmente registrato il compromesso.
Inoltre il BONUS RISTRUTTURAZIONE 2020 spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo, in questo caso si ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.
Spese ammesse alla detrazione
- interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le parti comuni degli edifici residenziali ed elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le singole unità immobiliari residenziali a prescindere dalla categoria catastale cui appartengono;
- interventi di ricostruzione o ripristino sull’immobile danneggiato a causa di calamità;
- interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
- lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche come ascensori o montacarichi e l’installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi definiti tali in base alla legge 104;
- interventi di prevenzione di atti illeciti: per cui sono ammesse le spese per l’acquisto di cancelli, porte blindate, videosorveglianza, ecc;
- interventi per la cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- lavori finalizzati al conseguimento di risparmio energetico;
- adozione di misure antisismiche;
- bonifica dall’amianto;
- riparazione di impianti per la sicurezza domestica: riparazione prese, sostituzione del tubo del gas ecc;
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
- vetri anti-infortunio;
- installazione del corrimano.
Oltre alle spese per l’esecuzione degli interventi ristrutturazione, sono detraibili anche le seguenti spese:
- spese di progettazione;
- spese per prestazioni professionali;
- spese per la messa in regola degli impianti elettrici e a metano;
- spese per l’acquisto dei materiali;
- spese per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori;
- spese per perizie e sopralluoghi;
- IVA, bollo e i diritti: di concessioni, autorizzazioni e denuncia inizio lavori;
- oneri di urbanizzazione;
- costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi e agli adempimenti per fruire degli interventi agevolati.
Sono ESCLUSE invece le spese di trasloco e custodia mobili.
L’elenco completo delle spese ammesse al bonus ristrutturazione, è pubblicato sulla guida alle ristrutturazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Come richiederlo?
Il contribuente deve innanzitutto pagare le spese tramite bonifico bancario o postale, conservare tutta la documentazione e calcolare la detrazione spettante che dovrà poi essere indicata nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui si è effettuata la spesa, insieme ai dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori agevolabili con il bonus.
I documenti necessari da conservare e presentare in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate sono:
- domanda di accatastamento dell’immobile;
- ricevute di pagamento IMU;
- per i lavori condominiali: delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori e tabella della ripartizione delle spese;
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
- concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazioni.
- ricevuta di invio della Comunicazione ENEA.
Bonus ristrutturazioni 2020 come devono essere pagati i lavori di ristrutturazione?
Il contribuente, al fine di fruire del bonus ristrutturazioni 2020, deve pagare i lavori di ristrutturazione SOLO ed esclusivamente tramite bonifico parlante, indicate i seguenti dati:
- causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma: articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- codice fiscale del beneficiario;
- codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.
Per l’esecuzione dei lavori di parti comuni dei condomini:
- causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma: articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- codice fiscale del beneficiario;
- codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.
- Codice fiscale del condominio;
- Codice fiscale dell’amministratore o del condomino che effettua il pagamento.